È
accaduto a Lourdes nel 1984. In un modo del tutto inaspettato, con
forza, ma dolcemente, la grazia ha agito nell'anima di un ateo
convinto. Si trattava di Maurice Caillet, un chirurgo che all'epoca
aveva 50 anni; da allora ha raccontato molte volte la sua esperienza
in numerose conferenze e interviste.
Sono
nato nel 1933 in Bretagna in una famiglia di medici che aveva
rigettato la fede - senza religione e dichiaratamente anticlericale.
Non sono stato battezzato e ho ricevuto la mia formazione in scuole
laiciste; alcuni anni dopo gli studi di medicina ho trovato un
impiego fisso in una grande clinica a Rennes come ginecologo e
urologo. Come chirurgo effettuavo ogni tipo di contraccezione e
sterilizzazione. Nella mia clinica in Bretagna ho perfino eseguito
degli aborti, prima e dopo la legalizzazione. Sono stato addirittura
il primo a farli e ho contribuito alla diffusione di questi metodi di
"progresso e tolleranza", anche se come medico questa
attività mi ha reso profondamente insicuro e mi ha sconvolto.
Tuttavia ero sempre del tutto materialista, razionalista e scientista
- un ateo.
Nel
1968 stavo per divorziare e su consiglio di un amico in maggio ho
iniziato a frequentare la Loggia del "Grande Oriente di
Francia". Nei primi mesi del 1970 mi è stata proposta una
possibile iniziazione. In fondo praticamente ignoravo tutto ciò che
mi aspettava. Avevo 36 anni, ero un uomo libero e non ero mai stato
affiliato ad un sindacato o ad un partito politico. Un pomeriggio, in
una via nascosta della città di Rennes, ho bussato alla porta di un
tempio, il cui frontone era ornato da una sfinge alata e da un
triangolo che circondava un occhio. Sono stato ricevuto da un uomo
che mi ha detto: "Signore, lei ha fatto
domanda per essere ammesso tra noi. La sua decisione è definitiva? E
disposto a sottomettersi alle prove? Se la risposta è positiva, mi
segua". Ho fatto un cenno di assenso e sono stato introdotto
in una serie di corridoi. Ho iniziato a provare una certa
inquietudine, ma prima di poterla formulare ho sentito una porta
chiudersi dietro di noi.
In
tutto stato membro attivo della Loggia per l5 anni e velocemente ho
scalato la gerarchia fino al 18° grado. Cosi sono addirittura
diventato “venerabile”, maestro della Loggia e i miei "fratelli”
mi hanno aiutato a fare carriera nella sanità. Mi si sono aperte
le porte di Parigi e sono sempre più stato a contatto con di
diverse forme di occultismo e magia.
Ma
è stato proprio all'apice della mia carriera politica e
professionale che è accaduto l'imprevisto: il mio direttore,
"fratello" ed amico. improvvisamente ha iniziato ad
osteggiarmi; e soprattutto nel 1983 la mia seconda moglie Claude si
è ammalata gravemente. Inspiegabili problemi allo stomaco e
all'intestino l'hanno resa per mesi inabile al lavoro; né medici né
qualunque tipo di guaritore sono stati in grado di aiutarla. lo ero
sfinito. Di fronte a quella situazione disperata, per un impulso
interiore, assolutamente inconsueto per me, ho deciso di portare mia
moglie sui Pirenei perché si ristabilisse, ma anche lì nessun
sintomo di miglioramento. Allora mi è venuta l'idea, ammetto
assolutamente assurda per un materialista e libero pensatore della
mia levatura, di fare una puntatina a Lourdes durante il viaggio di
ritorno in Bretagna. E questo nonostante che in tutti i miei 50 anni
di vita avessi sempre avuto una posizione estremamente ostile nei
confronti della Chiesa Cattolica e non considerassi Lourdes un "luogo
di speciale grazia"! Pensavo però che forse si sarebbe
dimostrato un luogo di "energie positive", che avrebbero
potuto provocare in mia moglie una specie di shock psicologico
benefico.
In
una gelida mattina di febbraio del 1984 siamo dunque arrivati al
santuario. Mia moglie si è avviata verso le piscine, volevamo poi
incontrarci alla grotta della Madonna. Nel frattempo il freddo mi ha
costretto a cercare riparo e così sono entrato nella cripta della
basilica dove stava iniziando una Messa feriale. Era la prima Messa
della mia vita. Mi sono fermato piuttosto indietro, vi ho assistito
con grande interesse e ho ascoltato molto attentamente. Ad un certo
punto il sacerdote si è alzato e ha letto un testo. Non sapevo che
era il Vangelo del giorno: "Chiedete e vi sarà dato, cercate e
troverete; bussate e vi sarà aperto” . (Mt 7.7)
Ho
avuto uno shock tremendo perché quest'ultima frase mi era molto
familiare! I massoni la usano sempre nel rito di iniziazione. Anch'io
l'avevo sentita durante la mia iniziazione ed io stesso ero solito
ripeterla quando, gia ''Venerabile", accoglievo i nuovi adepti
nella Loggia.
In
quel momento ho capito, senza alcun dubbio, che era stato Gesti il
primo a pronunciare queste parole! ll prete si è poi seduto e nel
silenzio che è seguito io, che mi ero sempre preso gioco delle voci
di una Giovanna d'Arco, ho percepito chiarissimamente una voce
infinitamente dolce. che mi diceva: "É una buona cosa che
chiedi la guarigione di Chiude, ma tu cosa hai da offrire?
Istantaneamente, sicuro di essere stato interpellato da Dio stesso,
ho pensato che avevo solo me stesso da offrire. Me stesso, questo era
tutto ciò che avevo da dare. E non mi è sembrato poco per un ateo
che, per oltre 40 anni, era stato anticlericale e mangiapreti! Al
termine della Messa, sono subito andato a cercare il sacerdote in
sacrestia e gli ho chiesto immediatamente il Battesimo. Spaventandolo
ho aggiunto che ero un massone e un occultista. Certamente gli è
sembrato di vedere il diavolo nell'acquasantiera e le parole gli sono
uscite con un balbettio: "Oh... dunque... questo è un po'
complicato. In questo caso si deve rivolgere all'arcivescovo della
sua diocesi a Rennes". Questo è stato l'inizio del cammino
spirituale che mi ha condotto alla conversione.
Ho
sceso i gradini della grotta dove mi aspettava mia moglie
completamente infreddolita. La prima cosa che le ho detto è stata:
"Come si fa il segno della croce? Come si recita il Padre
Nostro?", perché Claude aveva mantenuto la fede dell'infanzia
così come la venerazione a Nostra Signora di Lourdes. lo sapevo che
le portava entrambe silenziosamente nel suo cuore, nascondendole a
me, perché sicura che mi sarebbe dispiaciuto se me ne avesse
parlato. Claude è caduta dalle nuvole e scossa ha pensato: "Ma
non può essere vero' ". Allo stesso tempo si è accorta della
mia commozione. Nel giro di pochi minuti tutti i miei principi
filosofici erano crollati. Mentre tornavamo a casa in Bretagna,
durante viaggio, ho bombardato Claude con tante domande sulla
religione perché lei conosceva bene il catechismo. E non mi e venuto
in mente di chiederle se sentisse un qualche sintomo di guarigione.
Effettivamente mia moglie a Lourdes non era stata guarita. Giorno
dopo giorno la mia sete di sapere cresceva; volevo conoscere le
preghiere, i Vangeli, i fondamenti della fede e ho iniziato a leggere
i Padri della Chiesa. Dopo un'intensa preparazione di soli tre mesi,
nella notte della Veglia di Pasqua, tra le lacrime, profondamente
commosso, ho ricevuto il santo Battesimo. Inoltre mi è stata donata
la grazia della guarigione di mia moglie. Era stata così a lungo
malata e spesso costretta a letto, poteva a malapena mangiare
qualcosa e ora dopo tredici mesi era guarita! Otto giorni dopo ha
ripreso a lavorare. Sì, la mia conversione e la sua guarigione erano
strettamente legate! La mia seconda e più difficile conversione si è
verificata quando, attraverso una speciale azione dello Spirito
Santo, sono riuscito ad abbandonare radicalmente tutte le pratiche
occulte ed esoteriche alle quali ero legato con grande dipendenza,
come ad una droga.
Quando
sono andato nella Loggia dai miei "fratelli” , tra i quali si
trovavano certamente anche degli idealisti e uomini di buona volontà,
e ho raccontato della mia conversione, la loro reazione è stata
molto fredda. Amici sono diventati nemici in breve tempo e sono stato
licenziato dal lavoro nonostante il mio ottimo curriculum. Però in
mezzo a tutte le difficoltà professionali ero felice: avevo
conosciuto Gesù! Mia moglie ha vissuto la mia trasformazione
interiore in un modo così forte che ha pensato di aver trovato un
nuovo marito. Io ho cambiato completamente il mio modo di comportarmi
e l'ho orientato alla fede; il mio cuore è diventato completamente
nuovo.
Claude
ed io eravamo entrambi separati e risposati. Dopo tre anni buoni - in
seguito ad una dispensa da Roma per uno e al riconoscimento di
nullità del matrimonio per l'altro - abbiamo avuto la grazia di
ricevere in chiesa il sacramento del matrimonio. Questo ha rinnovato
e approfondito il nostro rapporto matrimoniale in modo meraviglioso.
Naturalmente
Lourdes ha mantenuto per noi la sua eccezionale importanza. Porterò
sempre nel cuore questo luogo di grazia! Da oltre 30 anni mia moglie
ed io andiamo in pellegrinaggio a Lourdes due, tre volte l'anno,
anche per un perfezionamento spirituale, per gli incontri e come
accompagnatori dei pellegrinaggi ; ma sopratutto a ringraziare per la
mia conversione.
Tratto
dalla rivista “Trionfo del Cuore” - Marzo aprile 2020
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