La carità e le altre grazie si ottengono per mezzo della preghiera
Ma
noi siamo incapaci di acquistare la carità ed ogni altro bene, e
nulla ci è possibile offrire da noi stessi al Signore, che è
l’autore di tutti i beni.
Tutto
ciò che noi abbiamo, ha avuto inizio da Dio e gli appartiene. Una
cosa sola è nostra; Dio stesso ce la indicò con la sua parola e i
suoi esempi, quando ci ha insegnato a ricorrere alla preghiera in
tutte le necessità, in tutti i casi della vita.
L’umiltà
e la confidenza in Dio rendono la preghiera efficace
Dobbiamo
ricordarci che noi siamo colpevoli, miserabili, poveri, mendicanti,
infermi, indigenti, sudditi, schiavi, fanciulli, e che in noi vi è
soltanto una desolazione completa.
Sforziamoci
dunque, di umiliare profondamente la nostra anima nella
prosternazione, nell’amore e nel timore; facciamo regnare in noi il
raccoglimento e la pace; aggiungiamo ai progressi misurati, sinceri,
semplici della modestia, la grandezza dei desideri, l’ardore e i
gemiti del cuore, la semplicità e sincerità dello spirito e poi
supplichiamo Iddio ed esponiamogli con grande confidenza i pericoli
che ci minacciano da ogni parte.
Liberi
e fermi, senza esitazione, affidiamoci e offriamoci completamente a
lui fino nella più intima fibra.
Non
siamo noi forse delle creature che gli appartengono realmente e
assolutamente?
Non
serbiamo per noi nulla di noi stessi e allora s’adempirà in noi la
parola del beato Padre del deserto, Isacco, il quale, a proposito
della preghiera disse: “Noi saremo con Dio un solo spirito e Dio
solo sarà per noi tutto e in tutte le cose, quando la perfetta
carità con la quale egli per il primo ci ha amati sarà passata
nell’intimo del nostro cuore . Ciò avverrà, quando tutto il
nostro amore ed ardore, i nostri desideri e sforzi, tutti i nostri
pensieri, tutto ciò che vediamo, diciamo, speriamo, sarà Dio
stesso; quando l’unità che esiste tra il Padre e il Figlio, tra il
Figlio e il Padre, sarà passata nei nostri sensi e nella nostra
anima.
Il distacco da sé e il desiderio di Dio rendono possibile la preghiera
L’amor
di Dio per noi è puro, sincero, tenace; e noi dobbiamo da parte
nostra restargli uniti con un amore perpetuo, ininterrotto.
Noi
dobbiamo appartenergli in modo tale che le nostre speranze, i nostri
pensieri, le nostre parole, le nostre preghiere non siano che Dio.
Si
deve desiderare di possedere quaggiù una idea della beatitudine
eterna
L’uomo
che vive secondo lo spirito deve dirigere le proprie intenzioni, i
propri sforzi e gli avvenimenti, in modo da meritare il possesso, in
corpo mortale, di un’idea della beatitudine futura e pregustare
quaggiù, in certo qual modo, un assaggio di felicità della vita
celeste.
Ecco
il coronamento di ogni perfezione. Bisogna che lo spirito si liberi
dalla carne, per elevarsi sempre più verso le regioni sublimi
dell’immateriale, sì che la vita e i desideri del suo cuore
diventino una sola e continua preghiera.
Il
religioso deve elevare sempre la sua anima a Dio, cioè pregare
sempre
Quando
l’anima si sarà liberata dal fango delle miserie umane, aspirerà
a Dio, dal quale l’uomo non dovrebbe mai allontanare i suoi
pensieri; specialmente il religioso dovrebbe considerare la minima
separazione dal bene supremo, assai più funesta della più crudele
morte; quando l’anima avrà fatto regnare in sé la pace e sarà
perfettamente libera dalle sue passioni, per unirsi strettamente al
solo Bene supremo, allora si avvererà la parola dell’Apostolo:
“Pregate senza tregua” e “in ogni luogo, elevando le mani
pure, senza agitazioni, senza inquietudini” .
Infatti
quando questa purezza avrà vinto le attrattive che abbassano l’uomo
verso la materia e l’anima, liberatasi dalla terra, si sarà come
trasformata, a somiglianza dei puri spiriti o angeli, allora tutto
ciò che le accadrà o la preoccuperà o farà, non sarà più che
una preghiera purissima e perfetta.
La
contemplazione può diventare facile
E
se voi continuate nei vostri sforzi, senza, scoraggiamenti, come
dicemmo da principio, ben presto vi riuscirà così facile, così
agevole contemplare e godere nel vostro raccoglimento. e ritiro, come
vi riesce ora facile vivere nella. vostra natura umana.
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